PENSIERI OZIOSI
DI UN OZIOSO COGOLETESE FORESTO
“Laici, socialisti, liberali, radicali”
UMORISMO INVOLONTARIO:
Pensieri oziosi di un ozioso cogoletese foresto, interista,
unionista e socialista – 21 settembre 2006
Molti degli esponenti dello S.D.I. (Socialisti Democratici Italiani) sono d'accordo sulla necessità che si rivedano i rapporti di forza all'interno della Rosa nel Pugno perché, come dice Enrico Buemi (deputato torinese): “Sicuramente adesso c'è un problema di comunicazione nei confronti dell'opinione pubblica socialista che vede nella Rosa nel Pugno uno squilibrio forte verso l'identificazione radicale. Questo rappresenta un problema da “affrontare necessariamente”. Semplicemente perché in questi mesi l'esperienza che abbiamo fatto è che l'opinione pubblica percepisce la Rnp come una presenza radicale. Invece così non dovrebbe essere. Quindi bisogna modificare qualcosa quantomeno nella comunicazione e nei simboli. E nei contenuti stessi della comunicazione.” “La denominazione Rosa nel Pugno va benissimo, il problema casomai è nel sottotitolo: “Laici, socialisti, liberali, radicali” è troppo lungo e potrebbe essere semplificato per esempio in “liberal-socialisti”.” Con queste parole Roberto Villetti, capogruppo della Rosa nel Pugno a Montecitorio, conferma la volontà di “rinnovare” l'identità della Rnp e ammette l'esistenza di un dibattito aperto tra Sdi e Radicali. Un faccia a faccia che dovrà contribuire a sviluppare una nuova identità nella federazione tra i due partiti, dove, chiarisce Villetti, “non si è ancora raggiunta una coincidenza di vedute con i Radicali”. Si dovrà discutere di un nuovo statuto, di nuove regole, di un nuovo manifesto che mantenga i punti fondanti di Fiuggi (dove è nata la Rnp) ma che li superi con altre proposte: tra le quali c'è anche quella di “ridurre” il sottotitolo della denominazione proprio a “liberalsocialisti”. Questa ipotesi però non trova i Radicali convinti. Quindi bisognerà trovare un'idea che in qualche modo risolva questo aspetto. Del resto siamo aperti a una soluzione. Aspettiamo le proposte dei radicali”. Questa breve premessa e la scritta “socialisti” in grassetto rosso nel titolo spiegano la dominanza in questo numero del tema politico che mi interessa di più.
Fino ad ora mi sono fidato delle sue informazioni e non pensavo che fosse fazioso. Ma questa volta mi ha fatto incorrere in un errore tremendo! Ho liquidato come spettacolo di scarsa qualità “discobaby” che invece, mi dicono diverse voci di diverso orientamento, che ho sentito dopo l’uscita del n. 4 del Foglio, è stato uno degli spettacoli per bambini di tutta l’estate più apprezzati sia dai bambini che dagli adulti. Per questo motivo è durato più a lungo del previsto. Il mio informatore, di cui non faccio il nome, che me lo ha fatto descrivere come uno spettacolino da niente, riportava opinioni sue, di sua figlia e di uno dei finanziatori e mi sono fidato ma non lo farò più. Meno male che per altre informazioni più “cattive” e di carattere appaltistico-urbanistico ho chiesto documentazioni prima di scrivere qualsiasi cosa. A maggior ragione ora che mi ha mandato fuori pista sui bambini! Carta canta! Ogni tanto qualcuno mi ferma per strada o mi telefona per suggerirmi alcuni argomenti di cui tener conto nel prossimo numero: molto bene! E’ esattamente quello che voglio: essere la voce di tutti i “protestanti” di Cogoleto! Ma che si tratti di notizie affidabili: mi raccomando!
Quello che segue è una sintesi estrema, ridotta ai titoli dei capoversi (per non esagerare con lo spazio politico) dell’appello ai liberalsocialisti presentato da Enrico Boselli alla direzione della Rosa nel Pugno del 3 settembre 2006. SE LO VOLETE LEGGERE INTEGRALMENTE ANDATE SUL SITO WWW.SDIONLINE.IT: 1. Governare la globalizzazione (1.1.Il mondo è sempre più interdipendente). (1.2.L’Italia può evitare il declino). … I poteri economici si muovono, a livello mondiale, mentre i poteri politici sono ancora stretti nei confini nazionali. … (1.3.Libertà e democrazia valori universali). ... La libertà e la democrazia devono per davvero diventare valori universali. …non sulle canne dei fucili ma con la diffusione di idee e principi liberali. (1. 4.La novità di un soggetto liberalsocialista). Auspichiamo che i valori liberalsocialisti posano essere alla base di un nuovo e forte soggetto politico capace di assumere la guida del centrosinistra. (1.5.Rinnoviamo la sinistra italiana). … un grande partito democratico non può che essere laico, aperto al rispetto degli individui, dei singoli diritti e dei diversi stili di vita. La Rosa nel Pugno non partecipa all’attuale processo che vede impegnati i Ds e la Margherita per dare vita ad una forza politica comune, ma è interessata ad un confronto sulla ristrutturazione del centrosinistra con all’orizzonte la prospettiva del Partito democratico. 2.Tenere insieme libertà e giustizia sociale (2.1.Ideali indivisibili). Vogliamo che a tutti siano assicurate le garanzie istituzionali, giuridiche e politiche della libertà (libertà di opinione e riunione, libere elezioni, separazione tra potere legislativo, esecutivo e giudiziario, e separazione tra Stato e religione). Siamo favorevoli alle politiche egalitarie che si propongono di raggiungere la completa uguaglianza tra i generi, tra le persone di diverso orientamento sessuale, tra chi professa religioni diverse (o non ne professa alcuna). (2.2.Il mercato al servizio della società). (2.3.Per una società aperta e multiculturale). Una società aperta e multiculturale deve essere basata sulla libertà di scelta. (2.4.Libertà e laicità, valori dello Stato). Oggi più che mai tutti debbono sentirsi liberi di sottoporre a critica qualsiasi idea o concezione del mondo, compresa la religione. …(2.5.La laicità dei credenti). Agli appartenenti di ogni religione ci rivolgiamo chiedendo un particolare impegno a difendere la laicità dello Stato… Ai cattolici ci rivolgiamo con le parole di Guido Calogero: “L'ideale del liberalsocialismo non è che l'eterno ideale del Vangelo. Esso non è che una forma di cristianesimo pratico, di servizio a Dio calato nella realtà. Chi ama il suo prossimo come se stesso, non può non lavorare per la giustizia e per la libertà”. 3.Per una nuova politica (3.1.La politica è dei cittadini). La democrazia esige di governare rispondendo ai cittadini. … costante controllo dell’opinione pubblica sull’operato dei governi (trasparenza, controllo parlamentare sulle decisioni, pluralismo dei mezzi pubblici di informazione e specialmente della televisione). … portare la gestione del governo, specie locale, più vicina ai cittadini. (3.2.La trasparenza). ... La trasparenza implica quindi il libero gioco dell'informazione, la sua obiettività e il pluralismo: solo così i cittadini possono accedere alla conoscenza della cosa pubblica, partecipare alle decisioni, valutare la gestione e i comportamenti di chi ci governa. ... NON VI SEMBRA CHE TUTTO CIO’ CORRISPONDA ALLA IMPOSTAZIONE DI QUESTO VOLANTONE QUINDICINALE? (3.3.Governi più vicini ai cittadini). ... Il governo deve optare per le soluzioni più efficienti, il che implica spesso di ridurre le sue attività di produzione diretta per trasferirle a produttori competitivi (o per trasformarle in agenzie competitive). ... (3. 4.La riforma istituzionale ed elettorale). ... Noi siamo favorevoli ad una Costituzione che completi il disegno federalista, rafforzi la governabilità del Paese ed assicuri strumenti più efficienti per il governo, … la legge elettorale debba restituire ai cittadini il diritto non soltanto di eleggere ma anche di scegliere i propri rappresentanti, e siamo quindi impegnati a favore dei mezzi a ciò più idonei, quali, ad esempio, le primarie regolate per legge. ... LA NOSTRA INIZIATIVA LOCALE PER LE PRIMARIE ERA PIU’ UNA QUESTIONE POLITICA DI PRINCIPIO CHE UNO STRUMENTO A FAVORE O CONTRO QUALCUNO … (3.5.Uscire dalla crisi della politica italiana). (3.6.Il nostro impegno contro le tendenze illiberali). ... Vi sono molti che vorrebbero consegnare il controllo della virtù politica ad una “burocrazia guardiana” come la magistratura... (3.7.Per una profonda riforma del centrosinistra). Il centrosinistra è per noi una scelta strategica. La nostra coalizione è l’Unione. Riteniamo però necessario procedere ad una profonda riforma del centrosinistra su 3 direttrici: la lotta alle tendenze illiberali … ; la ridefinizione della forma partito, per dare spazio alle esigenze di partecipazione dei cittadini; l’aggregazione di una grande forza riformista, ispirata ai valori della solidarietà e della uguaglianza. (3.8.La Rosa nel Pugno). … i partiti debbono essere capaci di visioni progettuali, idealità, istanze etiche su cui mobilitare intelligenze e passioni. La Rosa nel Pugno è la maggiore novità nel panorama politico italiano. Di chiara matrice liberalsocialista, nelle recenti elezioni politiche ha raccolto un milione di voti risultati decisivi per la vittoria dell’Unione di centrosinistra. È importante ricordare che in questo milione di voti è stata rilevante la quota di elettori nuovi, che non erano né socialisti né radicali.La Rosa nel Pugno con i suoi obiettivi, dai diritti civili alle liberalizzazioni, ha positivamente influenzato l’azione del governo di centrosinistra ... Per questo siamo impegnati a continuare, per la modernizzazione dell’economia e dello Stato, per la riforma della politica e del centrosinistra, e siamo impegnati … al superamento graduale delle attuali strutture socialiste e radicali, facendo crescere dal basso il nuovo partito, utilizzando strumenti innovativi come il ricorso ai referendum e alle primarie a cui chiamare a partecipare tutte le elettrici e gli elettori che si riconoscono nella Rosa nel Pugno.
“Non restituiremo la bambina e la terremo nascosta. Maria non tornerà in quell’istituto in Bielorussia dove ha subito violenza. Non la manderemo al macello. Per impedirlo siamo pronti ad andare in carcere”. Alessandro Giusto, ingegnere chimico, e Maria Chiara Bornacin, laurea in legge, entrambi trentunenni, sono fermissimi nella loro decisione. A sostenerli, sull’onda dell’emozione, c’è tutta Cogoleto. Mercoledì 13 settembre il consiglio comunale ha discusso del caso deliberando un ordine del giorno e giovedì 14 un comitato che fa capo alla parrocchia ha organizzato una fiaccolata. Ha piovuto intensamente ed ininterrottamente per tutta la giornata e la fiaccolata non si è potuta fare, ma tutti i cittadini e tutte le persone venute da fuori (tra i quali molti scouts che hanno accolto l’invito del capo branco di Cogoleto) hanno riempito la Chiesa Parrocchiale. La fiaccolata si è svolta poi martedì e vi hanno partecipato 1.020 persone (come ha accertato un solerte “cittadino”-ozioso). Le autorità bielorusse chiedono il «rimpatrio tempestivo» della bambina, e spiegano che è stata avviata un’indagine sulle violenze che la piccola ha denunciato. “C’è già una commissione medico-psicologica pronta ad assisterla in patria”, dicono. Maria non dovrà tornare nell’istituto di Vilejka che la terrorizza, sarà invece ospitata in un «istituto di recupero specializzato» con garanzia che possano essere con lei medici italiani e i coniugi Giusto. Il Tribunale dei minori di Genova nel luglio scorso era intervenuto dopo la denuncia delle violenze, affidando la bimba al Sindaco di Cogoleto. Ora, dopo l’apertura dell’inchiesta in Bielorussia, e ottenute le garanzie dall’ambasciatore bielorusso ha ritirato il provvedimento. La piccola, per le autorità italiane, può, anzi deve partire. Ma i genitori “affidatari” si ribellano: “Non ci fidiamo delle garanzie delle autorità bielorusse”. E l’ambasciatore ribatte “Ma noi ci siamo fidati di voi mandando Maria!”. L’ambasciatore bielorusso Alexei Skripko ed il suo avvocato sostengono: “Chiediamo che sia ristabilita la legalità e che la bimba sia tutelata. Dove è adesso? A chi è affidata? Non è una situazione accettabile”. E ha presentato al Tribunale di Genova una querela per sottrazione di minore. Sono state date tramite un testimone le garanzie sulla salute della piccola, per fortuna niente filmato! Alessandro e Maria Chiara ospitano la bimba da 3 anni, 45 giorni in estate e altrettanti in inverno, si considerano ormai i suoi genitori. Avevano deciso di adottarla ma mancano ancora alcuni adempimenti. Quella che raccontano oggi è una storia terribile: “Già l’anno scorso Maria era arrivata piena di lividi. Aveva anche una bruciatura all’inguine. L’abbiamo portata da un medico che ha spiegato che era una bruciatura di sigaretta. Poi siamo andati a visitare l’orfanotrofio di Vilejka. È un lager! Maria ha detto che se torna in Bielorussia si uccide, e non sono fantasie. Ha già tentato il suicidio 2 volte, abbiamo anche dei testimoni”. (Una volta a Varazze lasciandosi affogare in mare, una volta sottraendo lamette a un medico bielorusso.). L’8 settembre Alessandro e Maria Chiara dovevano accompagnare la bimba all’aeroporto, non l’hanno fatto e ai Carabinieri non hanno rivelato dove si trova la piccola. Ora sono indagati dalla Procura di Genova per sottrazione di minore o addirittura sequestro di persona (pare che l’indagine sia estesa anche alle “nonne”). Rischiano da 1 a 3 anni di carcere. Intanto sono scattate le ricerche della bambina in tutta Italia e anche in Francia e si cercano in particolare “le nonne” che sarebbero assenti da Cogoleto da diversi giorni. “È stata visitata da medici e psicologi bielorussi arrivati a Cogoleto nell’Ufficio del Sindaco nelle settimane scorse - afferma il console Dimitri Yumanov - ed hanno stabilito che può tornare, che sta bene». Quello di Maria è ormai un caso diplomatico serio e c’è chi teme che possa mettere a rischio gli accordi sull’ospitalità in Italia di quasi 30.000 bambini, attesi dalle famiglie affidatarie ogni anno e una Associazione di genitori affidatari chiede ai Giusto di riconsegnare la bambina per non danneggiare le procedure di affidamento in corso. L’ambasciatore bielorusso ha anche garantito che i responsabili dei maltrattamenti e delle molestie sessuali saranno ricercati e severamente puniti, come pure i responsabili dell’istituto di Vilejka per insufficiente sorveglianza. Io voglio bene, come tutti quelli di Cogoleto a questa bambina, ma più passa il tempo ed escono notizie nuove (come quella del bambino di Catanzaro che è cittadino italiano per il Comune di Catanzaro e tuttavia è rinchiuso in un orfanatrofio bielorusso) più mi chiedo perché per il nostro caso non sono state affrontate dalle nostre autorità con un po’ di decisione tutte le fattispecie che hanno a che fare con la presenza temporanea in Italia di questi bambini e per il loro affidamento definitivo alle coppie di genitori italiani che ne hanno fatto richiesta. Anche tenuto conto dell’iniziativa della sottosegretaria alla Giustizia sembra quasi che l’Italia sia sotto scacco dal presidente Lukashenko, che tra l’altro non è un bell’esempio di governante democratico. C’è qualcosa che non torna in questa storia. I partiti della coalizione “Uniti per Cogoleto”, nel frattempo hanno espresso sui muri di Cogoleto solidarietà al Sindaco Attilio Zanetti per tutto quello che sta facendo e l’auspicio di una tempestiva, equilibrata e felice soluzione della vicenda per la piccola Maria. Don Danilo martedì sera ha rammentato con dispiacere il silenzio della Chiesa in questa vicenda.
Sabato 9, in una serata freschetta e con un po’ di vento, una cinquantina di “cogoletani” appassionati di storia come il Sindaco A.Zanetti, l’Assessore alla cultura G.Bisio ed il consigliere F.Biamonti hanno sfidato le intemperie per assistere alla proiezione di immagini storiche, di filmati dei luoghi e della ricostruzione storica commentata della “battaglia di Cogoleto dell’aprile 1800” organizzata dall’Associazione “M.Rossi” nell’ambito delle iniziative di ricerca storica promosse dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Cogoleto in vista della celebrazione del millenario di Cogoleto. Oltre al Dott.N.Rossi, conduttore e moderatore della serata, sono stati molto apprezzati gli interventi del Dott.G.Casanova e del Gen.N. Bozzo. In particolare abbiamo saputo (dal Dott. Casanova su domanda di Biamonti) che le ore 23 erano le 11 di sera solo per i francesi ma per noi della repubblica genovese erano circa le 18-18.30 essendo un’ora prima del tramonto e quindi non ci è sembrato più così strano che il Gen.Andrea Massena ordinasse movimenti di truppe a quell’ora anche se non era poi tanto strano che in ore notturne (ma generalmente vicine all’alba) ci fossero movimenti di truppe in modo da sorprendere i nemici all’alba (come ha precisato il Gen.Bozzo). Il Sindaco era invece impressionato di come, già anche allora, gli amministratori della cittadina si dessero da fare, trattando ora con il Gen.Massena, ora con gli imperiali (austriaci, russi, ecc.) per garantire la protezione della popolazione da eventuali possibili angherie delle truppe francesi ed imperiali. I francesi, essendo un po’ disordinati e malconci, bevevano a “ufo” senza pagare, mentre i soldati dell’impero, più ordinati ed evidentemente regolarmente e ben pagati, si compravano il vino da bere (quel poco che era rimasto dopo il passaggio dei francesi). Qualche sera dopo la serata in piazza della Chiesa assistendo in tv al film “Spartacus” e guardando le notevoli scene di massa di movimento delle truppe nello scontro finale tra i ribelli e le legioni romane ho pensato come sarebbe bello organizzare qualcosa del genere con l’attacco degli Ussari di Massena nella prateria tra Pratorotondo e le pendici settentrionali dello Sciguello, o sul prato a onde della Madonnina o nel campo da Golf o nella prateria sotto la stalla dell’ex-Ospedale Psichiatrico (credo che il Comune di Cogoleto dovrebbe associarsi per una cosa del genere al Parco del Beigua e/o alla Riviera del Beigua). Con l’occasione si son potuti avere a disposizione i fascicoli stampati della prima riunione di dicembre 2005 (seminario di studi) in vista del millenario del 2023 quella in cui era stato illustrato il testo che parla di una compravendita di beni immobili a Codoledo nel 1023 con gli interventi del Prof.Daniele Calcagno e del Prof. Tiziano Mannoni di cui avevo parlato tempo fà (quando ero ancora il lupo di Gubbio) sul giornalino “Cogoleto-news 2000”.
Il presidente della sezione “AUSER” di Cogoleto: Bartolomeo detto “Berto” Tortarolo, ormai è uno che può essere annoverato tra quelli della vecchia guardia, non si sa bene se prima del PSI o della CGIL, ma sta di fatto che non demorde e se piove sabato 2 settembre lui non fa una piega e rimanda tutto a sabato 9 e, mentre che i “vecchietti” ballano fa anche le lotterie alla vecchia maniera, con estrazione facilitata di un bambino “esperto”. C’ha anche un sacco di collaboratrici molto efficienti che vendono, a velocità supersonica, i bigliettini della lotteria. E ci sono anche delle signore che c’hanno un c… che vincono due premi uno dietro l’altro (un servizio di bicchieri e un telefono cordless) e io niente e neanche l’Assessore Bisio che nel frattempo ha lasciato la “battaglia di Cogoleto”. Poi ci sono anche ospiti in costume storico che c’hanno proprio la faccia uguale al Cristoforo Colombo che sta dipinto sui muri di Via Rati. Insomma dopo un’ora e mezza di storia della battaglia di Cogoleto davanti alla Chiesa Parrocchiale si sta anche bene sotto i platani della Tubi Ghisa a far 4 salti e improvvisamente finisce l’estate.
IL CONCERTO DI PIANO E VIOLINO DI SABATO 15 SETTEMBRE
E infatti, dopo quasi 2 giorni ininterrotti di pioggia, che hanno bloccato anche la fiaccolata per Maria, ci ritroviamo una “quarantina” di Cogoletani (Vice Sindaco A.Venturi, Assessore G.Bisio, Priore Dott.G.Priano, ecc.) ad ascoltare, nell’Oratorio di San Lorenzo, il duo costituito dai giovani inglesi Hugo Ticciati al violino e Sophia Rahman al pianoforte. Il programma del concerto era piuttosto insolito con una sonata (la n.2 in La maggiore opera 100) di Johannes Brahms (1833-’97), la Partita di Witold Lutoslawski (1913-’94) (il musicista polacco più noto dopo Chopin) ed infine una sonata di Edward Elgar (opera 82). Edward Elgar mi ha fatto venire in mente il famoso film “Arancia Meccanica” di Stanley Kubrik (c’è infatti una scena del film in cui il sottofondo musicale è “Pomp and circumstances” di Elgar). L’Oratorio si presta molto per questo tipo di manifestazioni musicali sia perché l’acustica è buona, sia perché il dipinto del Carlone sullo sfondo costituisce una splendida scenografia.
PROPOSTA DI UN CICLO DI CINEFORUM SULL’INFANZIA: ABUSO, ADOZIONE, AFFIDAMENTO…
In questo periodo ho cercato di dare uno scopo a tutto il parlare che si faceva in paese della vicenda della bimba bielorussa Maria e mi sono inventato un ciclo di film per discutere di abuso, adozione, affidamento (3 parole chiave per l’infanzia di Maria). Propongo quindi all’Assessore alla cultura un ciclo da svolgere all’Auditorium Berellini:
ABUSO Premessa - “Un adulto infelice può ricominciare la vita altrove, può ripartire da zero, un bambino infelice nemmeno lo pensa: sa di essere infelice ma non può dare un nome a questa infelicità. Soprattutto dentro di lui non può mettere in discussione i genitori o gli adulti che lo fanno soffrire: un bambino infelice si sente sempre colpevole...”. Gli anni in tasca (1976) di F.Truffaut - Quattrocento colpi (1959) di F.Truffaut - El bola (2000) di A.Mañas - Matilda 6 mitica (1996) di D.De Vito - Fuga dalla scuola media (1996) di T.Solondz - Il giardino delle vergini suicide (1999) di S.Coppola - Autunno (1999) di N.Di Majo - Shine (1996) di S.Hicks - Bellissima (1951) di L.Visconti - L'attimo fuggente (1989) di P.Weir - L'uomo senza volto (1993) di M.Gibson - I bambini ci guardano (1944) di V.De Sica - Voltati Eugenio (1980) di L.Comencini - Incompreso – Vita col figlio (1966) di L.Comencini - L'albero delle pere (1998) di F.Archibugi - Family Life (1971) di K.Loach - Diario di una schizofrenica (1968) di N.Risi - Gente comune (1980) di R.Redford - La luna (1979) di B.Bertolucci - Soffio al cuore (1971) di L.Malle - Lolita (1962) di S.Kubrick - Il dolce domani (1997) di A.Egoyan - Zona di guerra (1998) di T.Roth - Ken Park (2002) di L.Clark ed E.Lachman, Victor... (1998) di S.Veysset - Ci sarà la neve a natale? (1996) di S.Veysset - La bestia nel cuore (2005) di C.Comencini.
ADOZIONE E AFFIDAMENTO L’avventura di essere orfani comporta una serie di problemi e normative molto severe, dal complesso iter burocratico (variabile da nazione a nazione), di recente acquisizione e in continua evoluzione, come ha dimostrato la vicenda cogoletese della bimba bielorussa. L’elenco parte con i film tratti dal romanzo “Le due orfanelle” di Adolphe-Philippe d’Ennery ed Eugène Cormoni (Le Due Orfanelle (1921) di D.W.Griffith, Le Due Orfanelle (1955) di G.Gentilomo, Le Due Orfanelle (1965) di R.Freda) - e da “Senza famiglia” di Hector-Henry Malot (Senza famiglia (1934) di M.Allegret, Senza famiglia (1946) di G.Ferroni). Sono moltissime le trasposizioni cinematografiche dei romanzi di Charles Dickens o di Mark Twain: Grandi speranze (1946) e Le avventure di Oliver Twist (1947) di D.Lean, Oliver Twist (2005) di R.Polanski, Oliver Twist (1922) di F.Lloyd, Boy called Twist (2004) di T. Greene, Twist (2003) di J.Tierney, David Copperfield (1911) di T.Marston, David Copperfield (1922) di A.W.Sandberg, David Copperfield (1935) di G.Cukor, Tom Sawyer (1907) dei Kalem Studios, Tom Sawyer (1930) con J.Coogan, The Adventures of Tom Sawyer (1938) con W.Brennan, Tom Sawyer (1973) con J.Foster, Tom Sawyer (1973) con B.Ebsen, Tom and Huck (1995) con J.T.Thomas e B.Renfro, Le avventure di Huck Finn (1960) di M.Curtiz, Adventures of Huckleberry Finn (1985) di P.H. Hunt, con J.Coogan (1931), M.Rooney (1939), E.Hodges (1960), di S.Sommers (1993). Il monello (1921) di C.Chaplin, Il piccolo Archimede (1979) di G.Amelio, Cronaca familiare (1962) di V.Zurlini, La signora acconsente (1942) di M.Leisen, Mammina cara (1981) di F.Perry, Decalogo 7 – Non rubare di K.Kieslowski, Qualcosa che scotta (1961) di D.Daves, Paris, Texas (1980) di W.Wenders, La regina degli scacchi (2001) di C.Florio. Segreti e bugie (1996) di M.Leigh, Intelligenza artificiale (2001) di S.Spielberg, Piccola peste (1990) di D.Dugan, Genitori cercasi (1994) di R.Reiner, Mi chiamo Sam (2001) di J.Nelson, L’insonnia di Devi (2001) di C.Quatriglio, Benvenuti a Sarajevo (1997) di M.Winterbottom, Il piccolo straniero (1989) di B.Beizai, White Oleander (2002) di P.Kosminsky, Il ladro di bambini (1992) di G.Amelio
IL CASO “LETIMBRO”…
Avevo intenzione di fare un numero del FOGLIO QUINDICINALE quieto ma poi mi ha investito (per fortuna di striscio) uno schizzo di veleno indirizzato ad altri. Il veleno (in certi ambienti) si schizza senza lasciare tracce! Ai giorni nostri però si può riconoscere da quale bocca viene. Trascrivo perciò la lettera firmata e inviata (d’accordo col parroco), con preghiera di anonimato al “Letimbro” pubblicazione ufficiale della Diocesi di Savona-Noli dove abitualmente scrive di Cogoleto la nostra concittadina Mariangela Pirami che si è detta molto dispiaciuta.
LA PALESTRA DEI LETTORI La Cogoleto ignorata Ancora una volta devo constatare, mio malgrado, che sul “Letimbro” la parrocchia di Cogoleto non compare, nonostante abbia inviato notizie, d'accordo con il parroco don Danilo. Vengono riportati di Cogoleto altri fatti che si possono leggere benissimo sulle cronache dei quotidiani locali, mentre la vita della parrocchia, che assicuro è molto viva, viene completamente ignorata dalla corrispondente (M.Pirami n.d.r.). Don Danilo, con grande dedizione e con l'aiuto di molti laici di buona volontà, sta faticosamente ricostruendo, dalle macerie di dieci anni di vuoto, la parrocchia non solo fisicamente ma soprattutto spiritualmente. Riferisco l'ultimo bollettino, affisso alle porte della chiesa, degli introiti raccolti per la ricostruzione del tetto: euro 458.476,57! Quale altra parrocchia della diocesi ha raccolto tanto? I parrocchiani lo hanno fatto perché credono nel nuovo parroco, perché desiderano partecipare alla vita parrocchiale, ripeto dopo 10 anni di nulla. Con tale cifra si sta ristrutturando la canonica e poi la chiesa di San Sebastiano; è stata costituita la Caritas: 40 persone hanno risposto all'appello del parroco e sono disposte a frequentare il prossimo autunno un corso di preparazione tenuto dalla Caritas Diocesana, alla cui mensa spesso portiamo quanto raccolto nella cesta di fraternità attivata da alcuni mesi; l'oratorio di San Lorenzo è in ristrutturazione, più di 50 ragazzi hanno frequentato il campo estivo, ci sono stati 2 bellissimi concerti di musica sacra in parrocchia, molto affollati; il mercatino e la pesca di beneficenza attivati da pochi giorni hanno già incassato 3.000 euro insomma ci diamo da fare, ma la corrispondente ignora completamente tutte queste iniziative e crede di interessare i lettori del Letimbro intervistando sindaco e assessori - l'ultima intervista all'assessore alla cultura della Rosa nel Pugno (droga libera, aborto, divorzio breve, ecc.) che propone iniziative di scarso spessore culturale (si è lasciato sfuggire la possibilità di avere l'orchestra del Carlo Felice), mentre quelle di rilievo, come ad esempio la pubblicazione dello splendido libro d'arte "Riviera barocca” da parte dell'Università della Terza Età di Arenzano e Cogoleto a cui hanno collaborato tutte le Unitre da Sarzana a Ventimiglia, raccogliendo opere d'arte dell'epoca barocca fotografandole e spiegandole, è stato completamente ignorato: di tale libro è stato omaggiato anche il nostro Vescovo. - (lettera firmata)
FOGLIO QUINDICINALE
5/2006
340 5762483