Cogoleto paese di Cristoforo Colombo |
Biografia sobre Cristóbal Colón. Extracto. (Gobierno de Espãna, Ministerio de Cultura, Archivo General de Indias, Patronato, 8,R. 7). Navarr. Christoval Colon natural de Cugureo, o de Nerui, aldea de Genoua descendente delos Pelestros de Placcencia / fue marinero en Suria / despues maestro de cartas de marear vino a Portogal caso alli o en la isla dela Madera. Vino a su casa un maestro de una caravela que aun descubierto las Indias y murio en ella de las escrituras tuvo Colon noticia de las Indias trato del descubrimiento dellas con el Rey Enrico 7 de Ingalaterra adonde embio a su hermano Bartolome Colon / y despues con el Rey Alonso 5 de Portugal y no siendo admitido tratolo en Palos con Martin Alonso Pinson / y frai Juan Peres de Marchena francisco en el monasterio dela Rabida que le animo lo tratase con don Enrique de Guzman duque de Medina Sidonia y don Luis dela Cerda duque de Medina Celi / no lo admitieron escrivio fray Juan a fray Fernando de Talavera confesor dela Reyna entro Colon en la corte año de 1486. No fue oydo sino de Alonso de Quintanilla contador mayor y despues por medio del cardenal don Pedro Gonzales fue oydo delos Reyes concertaron con el que fuesse a descubrir sin prejuicio del Rey de Portugal y llevase la dezena parte delo que ganasse, hizosse el assiemo en Santa Fé y el privilegio en Granada en 30 de abril de 1492 Luis de Sancto Angeles escribano de racion presto para este efecto 16 mil ducados / partio de Palos en tres caravelas llevando por pilotos dellas a tres hermanos Pinçones / y a Bartolome Colon. Viernes 3 de agosto 1492 passo por la Comera descubrio tierra de Guanahami una delas islas Lucayo en 11 de octubre 1492 de alli fueron a Barucoa puerto de Cuba, bolveron a Hati descubrieron Puerto Real. Tome amistad con Guacanegari cacique Rescato hize un castillo dexo en el 38 españoles por capitan a Rodrigo de Arun cordoves. Bolvio a Palos con 50 dias llego a Barcelona do estavan los Reyes a 3 de abril 1493 confirmaron los Reyes a Colon la dezena parte hycieronle almirante, a su hermano adelantado dieronle armas hyzolo sentar / a Rodrigo de Triani el primero marinero que dixo tierra, non se le hyzo merced fuesse a Berberia y rrenego: el papa Alexandro sexto hyzo donacion a los Reyes de Castilla de las Jndias. (Sono state sciolte le abbreviazioni, integrata una parola, mutila a causa di una lacerazione nel documento, immesse alcune lettere maiuscole e gli inserti in sopralinea; non sono state riportate le note a margine che ripetono le date). |
Il luogo natio
Senza nulla voler togliere a coloro, storici, studiosi, ricercatori, cultori di storia locale, che per secoli si sono affannati ad indagare per stabilire quale fosse il luogo di nascita dello Scopritore, prima di affrontare le questioni inerenti i due pretendenti italiani all'eredità di Colombo, vorremmo fare il punto della situazione circa tale località. Per quanto attiene gli aspiranti eredi, è ovvio che si prendano in esame solo i due italiani, in quanto i Colombo di Spagna, anche se forse non proprio in ossequio alle disposizioni testamentarie dell'Ammiraglio, sono pur sempre i principali eredi e sia costoro sia la Corona di Spagna, e per essa i propri tribunali, è logico si adoperino per non lasciarsi sfuggire prestigio e sostanze. Ma veniamo alle origini di Cristoforo Colombo. È fuor di dubbio che si tratti di un ligure, originario della Repubblica di Genova, per più indizi: il permanere nel linguaggio di termini di origine ligure e marinaresca, impiegati da lui stesso e dai parenti, il loro costante riferimento ad operare in affari con mercanti genovesi e liguri, l'attenzione riservata al Banco di S. Giorgio e, infine, ultima caratteristica, ma non trascurabile, il carattere schivo e riservato, ma deciso a portare avanti la propria idea, e la grande abilità di uomo di mare. Ripercorriamo gli indizi che ci portano a favorire la tesi di una origine cogoletese. Storici, cronisti e gente comune, vissuti contemporaneamente a Colombo o in tempi di poco successivi, concordano nell'indicarlo come originario di Cogoleto. Ne abbiamo già evidenziato alcuni casi in questa nostra trattazione, su altri torneremo, ma giova, a questo punto, considerarli per un momento. In primo luogo vogliamo ribadire che sembra incredibile che il governo della Repubblica di Genova e, per esso, funzionari in loco, ambasciatori, uomini di fiducia residenti in Spagna, tutti abbiano errato nel-l'indicare in documenti ufficiali che Cristoforo Colombo, lo Scopritore, fosse di Cogoleto e tanto grande in Spagna. Possibile che volessero rischiare di esporsi a pubbliche smentite, perdendo evidentemente di credibilità? 127 - Perché mai poi Fernando Colombo, figlio di Cristoforo, uomo di cultura, viaggiatore, incaricato di pratiche legali familiari e non, si sia limitato a recarsi a Cogoleto per conoscere le origini paterne e dei propri antenati, quando, dall'alto delle sue conoscenze e dei contatti con insigni personaggi dell'epoca, avrebbe potuto scegliere di recarsi in uno qualsiasi degli altri luoghi in cui, ipoteticamente, poteva aver visto la luce il proprio padre? Anche all'insorgere della disputa ereditaria, da queste altre località, avrebbero potuto presentarsi aspiranti eredi dello stesso cognome, perché non è accaduto? Vediamo quindi quali documenti e trattazioni ci fanno propendere per una origine dal borgo di Cogoleto. In Spagna, precisamente nell'Archivo General de Indias, si conservano in merito due documenti praticamente coevi: Extracto curioso y breve de la vida de don Cristóbal Colón329 di cui si è già trattato, e Apuntaciones para la historia del descubrimiento de la isla de Santo Domingo 33°, i quali, nella parte iniziale, riportano chiaramente che il luogo d'origine è Cogoleto. Inoltre, in Italia, a Genova, presso l'Archivio di Stato, si trovano le istruzioni governative agli ambasciatori, di cui si è detto sopra331, e, fino alla metà dell'Ottocento, vi si trovava anche il fascicolo delle deposizioni rese dai testimoni, su richiesta di Bernardo Colombo 2. L'indicazione di Cogoleto, come luogo d'origine, di Cristoforo e della famiglia Colombo si trova anche in compilazioni storico-genealo- AGI, Extracto curioso y breve de la vida de don Cristóbal Colón, cit., al quale, se pur non esplicitamente, fa riferimento anche Manzano Manzano nelle proprie opere. AGI, Patronato 18, N. 1, R. 1, Apuntaciones para la historia del descubrimiento de la Isla de Santo Domingo (1520-1586). Parziale trascrizione del documento trovasi in Appendice documentaria n. 14. Il documento è stato recentemente citato in un proprio articolo da Esteban Mira Caballos (Cristóbal Colón en ci V centenario de su muerte: sus orige-nes lombardos, in Iberoamericana. America Latina-Espana-Portugal. Ensayos sobre letras, historia y sociedad..., a. VI (2006), n. 23). Dobbiamo alla sempre cortese disponibilità della Dirczione della Biblioteca dell'Instituto Cervantes di Napoli, che ringraziamo, l'acquisizione del citato articolo. In tale contributo l'A. mette in evidenza come Cristoforo stesso e Fernando, suo biografo, celino volutamente l'indicazione sia del luogo natio dello Scopritore sia delle condizioni e della provenienza della famiglia Colombo. , cit. 332 A.S.G., Instructiones et relationes..., cit., edite da R. Ciasca, Istruzioni e relazio- Isnardi Felice, Nuovi documenti originali..., cit., in cui sono edite tali testi- monianze. |
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giche manoscritte risalenti al sec. XVII, quindi relativamente vicine all'epoca della scoperta, come il ponderoso volume conservato nelle raccolte vaticane che così recita, alla voce Colombi: Iranno origine da Cogoreto, Quinto e Savana, et vi sono in Scagna le descendenti del Xforo quali sono prencipi e sig.ri di qualità, proseguendo con: Xfaro di Cogo-reto fu valoroso in Mare e trovò terre nuove domandate le Indie per il Re diSpagna... La scoperta della notizia in tale manoscritto ha suscitato, a suo tempo, notevole eco e personalità di spicco del mondo della cultura ne hanno messo in evidenza l'importanza, suscitando il personale interessamento del Papa, secondo quanto riportano i giornali dell'epoca e come ricorda nella sua opera Luigi Nicolo Poggi334. Un testo analogo è contenuto in una compilazione sulle famiglie liguri, risalente al sec. XVII e conservato nella Biblioteca dell'Archivio di Stato di Genova, ove si legge: Colombi Nobili Cittadini Genovesi, iranno origine da Cogoreto, et da Quinto et sono Signori in Spagna di qualità, ne sono venuti ad habitare alla Città di Genova l'anno 1450; Joanne Colombo di Quinto, in atti di Gio. Gallo di Savana nottaro; In libro fogalij est Martino e Bap.ta Colombi di S. Pietro d'Arena; 1487 Dom.co q. Jo. et fili] de Quinto; Christ.ro, Bar.eo Giacomo filij di detto Dom.co si fa mentione in atti di Gio. Gallo; 1488 Martino et Bap.ta, interven.o nella fidelità giurata a Gio. Galeazza Duca di Milano, come in atti di Cottardo Stella; 1492 Christ.ro di Cogoretto, valoroso in mare, e trovò Terre nuove dell'Indie per il Re di Spagna, dal quale li fu concesso molte dignità™. Biblioteca Apostolica Vaticana, Fondo Regina di Svezia, famiglie di Genova e loro origini, ms. sec. XVII, Reg. Lat. 2091, e. 319. Del volume e del contenuto, si era avuta notizia nel 1929 (Importante scoperta negli Archivi Vaticani. Un sensazionale documento sull'italianità di Cristo/oro Colombo, in La Stampa, 1929 ott. 3). È stata inoltre recentemente data notizia di aver rinvenuto, nel 2007, sempre presso la Biblioteca Apostolica Vaticana, un manoscritto di allegazioni, datate 12 gennaio 1583, da presentarsi nel pleyto per il ducato di Veragua da Baldassarre Colombo di Cuccare. Documento che peraltro non apporta, secondo chi l'ha trovato, nulla di nuovo rispetto a quanto conservato pressso l'Archivo Histo-rico Nacional di Madrid (Llorens i Samsò Joan, Més fonts documentai sabre elplet de Veragua, in Omnium Llengua Cultura Pais. 46. Butlleti del Centre d'Estudis Colombins, XVI (2009), n. 46, pp. 24-28). Di maggior interesse potrebbero essere altri documenti, segnalati nel saggio, relativi ai Colón y Cardona ed ai marchesi di Guadaleste, provenienti da archivi familiari pervenuti alla Biblioteca de Catalunya. 33-4 Poggi Luigi Nicolo, Cogolcto, 3a ed., Genova 1971. 335 A.S.G., biblioteca, ms. bibl. n. 169 (descrizione del ms., in Salone Anna Maria, 7 manoscritti della Biblioteca dell'Archivio di Stato di Genova, cit.). - 129 - Il testo, con leggere varianti, compare anche nei manoscritti di Fe-derico Federici, compilazioni relative alle famiglie genovesi, conservate presso istituzioni culturali locali33 . Per quanto attiene le trattazioni, ricordiamo esemplificativamente alcuni autori, che il lettore troverà, o avrà già trovato, in altre pagine del nostro lavoro: Paolo Interiano, Juan de Victoria, Gonzalo Fernandez de Oviedo337, Martin Fernandez de Navarrete e, in tempi più recenti, Felice Isnardi, Cesareo Fernandez Duro ed il già ricordato cogoletese Luigi Nicolo Poggi338, battutosi per tutta la durata del suo mandato di sindaco e per tutta la vita per il riconoscimento dell'origine cogoletese dello Scopritore. Federici Federico, Origine delle famiglie genovesi (Genova, Biblioteca Universitaria, Sezione Conservazione, ms. sec. XVII, C.V.8.8 bis) ove si legge: Colombi. Iranno origine da Cogoreto Quinto, e Savana e vi sono in Spugna li descendenti del X.oforo quali sono principi, e signori di qualità; 1487: Dom.co q. Jo. de Quinto et filij qui sunt Xo.faro Bari.o Giacomo come in atti di Gio.Gatto di Sauona; 1488: Martino Battista intervennero nella fedeltà giurata a Jo. Ga-leazzo Duca di Milano; 1492 Xo.foro de Cogoreto fu valoroso in mare, e trovò terre nuove domandate le Indie per il Rè di Spagna. Lo stesso testo si trova anche in altra copia di tale lavoro del Federici, conservato presso l'Archivio Storico del Comune (Genova, Comune, Archivio Storico, Manoscritti Brignole Sale, Federici Federico, Famiglie genovesi, ms. sec. XVII, C. 15), ove la parte in questione reca il titolo: Colombi. I Colombi vengono da Cogoreto e da Quinto. Anche Girolamo Benzoni, i cui viaggi risalgono alla metà del sec. XVI, quindi in epoca ancora relativamente vicina ai viaggi di scoperta di Colombo, nei suoi scritti, come sostiene l'Allegri, Quanto alle note personali di Cristo/oro Colombo, alla sua patria, alla famiglia dalla quale trasse origine, il Benzoni accetta incondizionatamente tutto ciò che ne scrive l'Oviedo (Allegri Marco, Girolamo Benzoni e la sua Historia del Nuovo Mondo, Raccolta di documenti e studi pubblicati dalla R. Commissione Colombiana ..., eh., p. V, voi. Ili, pp. 133-154). Probabilmente perché giudicava corrette le notizie riportate dall'Oviedo o per es-serne lui stesso a conoscenza (Benzoni Girolamo, Historia del Novo Mondo, Venezia 1565). L'opera del Benzoni è così definita da Heers: L'ouvrage majeur, sorte de Bible pour les Ita-liens et ensuite pour tous les auteurs européens, Roselly de Lorgues et surtout Leon Bloy, fut certainement celui de Girolamo Benzoni... (Heers Jacques, Christophe Colomb et l'Historio-graphie fran^aise au XlXème siede, in La piace de la France dans l'historiographie medievale genoise. Textes rassemblés par Georges Jehel, Genes 1992-1995, pp. 5-13). Il Poggi stesso dava notizia di un proprio intervento, relativo al manoscritto |
vaticano, nel corso di un Convegno Internazionale di Studi Colombiani tenutosi in Genova nel 1977, con un sintetico comunicato (Gazzetta del Lunedì, 1977 ottobre 17), a cui faceva seguito un breve articolo, intitolato Cristo/oro Colombo, a firma di Hulda Orengo Laviosa, cugina del noto Sindaco di Genova aw. Andrea Podestà, sostenitore della nascita a Cogo-leto di Cristoforo Colombo, scopritore dell'America., nel quale si leggeva quanto segue: Q sono quattro Cristoforo Colombo:!) quello di Genova cardatore di lana; 2) quello di Chiavari, ortolano; 3) quello di Cogoleto, padrone e capitano mercantile, parente di quello di Chiavari; 4) quello di Chiusanico (Albenga), ortolano ... Nel 1496 Cristoforo il cardatore era già morto. Lo scopritore dell'America morì nel 1506 a Valladolid (Gazzetta del Lunedì 1977 ottobre 31). Il tutto a dimostrazione dell'esistenza del misterioso documento indicato dallo Scorza, che forse qualcuno, in quell'anno o in anni precedenti, aveva potuto consultare. - 130 - Ma se, volutamente, Cristoforo e Fernando, suo figlio, hanno, in certo qual modo, preferito ammantare di ombre le origini di colui che effettua i viaggi di scoperta, non sarà forse al fine di evitare una approfondita indagine sul personaggio? Una indagine che avrebbe riservato non poche sorprese, svelando quelli che gli storici definiscono enigmi con la presenza in Spagna dei due Cristoforo Colombo. Riprendiamo in considerazione ancora una volta ciò che, a suo tempo, scriveva Francisco Lopez de Gomara, che avvalora, a più riprese, la tesi della casuale prescoperta delle nuove terre, ad opera dell'ormai famoso piloto anonimo, dedicandogli alcune parti della propria trattazione, ove narra: Navegando una carabela por nuestro mar Ocèano tuvo tan forzoso viento de levante y tan continuo, que fué a parar en tierra no sabida nipuesta en el mapa o carta de navegar. Volvio de alla en muchos mas dias que fué; y cuando aca llego no traia mas de al piloto y a otros tres o cuatro marineros, que, como venien enfermos de hambre y de trabajo, se murieron dentro de poco tiempo en el puerto... Quindi, nella parte dedicata alla figura dell'Ammiraglio, così si esprime: Era Cristóbal Colón naturai de Cugureo, o como algunos quieren, de Nervi, aidea de Genova, ciudad de Italia muy nombrada. Descendia, a lo que algunos dicen, de los Pelestreles de Placencia de Lombardia. Comenzo de pequeno a ser marinerò, oficio que usan mucho los de la ribera de Genova; y asi, anduvo muchos anos en Suria y en otras partes de levante. Después fué maestro de hacer cartas de navegar, por do le nascio el bien ... Vino a Portugal... Casose en aquel reino ... donde pienso que residia a la sazon que llego alii la carabela susodicha. Hospedo al patron della en su casa, el qual le dijo el viaje que le habia sucedido y las nuevas tierras que habia visto, para que se las asentase en una carta de marear que le compraba. Fallescio el piloto en este comedio, y dejole la relación, traza y altura de las nuevas tierras, y asi tuvo Cristóbal Colón noticia de las Indias ... Muertos que fueron el piloto y marineros de la carabela que descubrio las Indias, propuso Cristóbal Colón de las ir a buscar ...339. Che Cogoleto fosse il borgo natio del proprio padre doveva sen-z'altro crederlo anche Fernando, suo figlio, se, con la possibilità di cercare le origini della famiglia Colombo, in tutta la Liguria e, forse, anche Lopez de Gomara Francisco, Historia de las Indias, cit., p. 165 e se§ - 131 - in tutta l'Italia, decide di recarsi ad indagare proprio nel borgo della Riviera di ponente, per scriverne la vida, i el prodigioso descubrimiento, que del Nuevo Mundo de las Indias higo, no haviendole dado tiempo para reducir las Memorias, a Historia, los asperos, i continuos trabajos, i enfer-medades, que padecio; i yo me huviera abstenido de està empresa, sa-biendo que otros muchos la havian intentado; pero leiendo sus obras, halle lo que regularmente sucede en la maior parte de los historiadores, los quales engrandecen, o desminuien algunas cosas, o callan lo que jusfa-mente debian escrivir, con gran particularitad Pure la data di nascita ha dato origine a dispute e calcoli a non finire, ma se vi sono, contemporaneamente due uomini, di nome Cristo-foro Colombo, presenti in Spagna, fra loro legati da vincoli di parentela, come distinguerli e come stabilire la loro età? Vedremo meglio nel dettaglio quali studi sono stati fatti sull'anno di nascita. In tempi relativamente recenti, anche Dario G. Martini si è occupato di Cristoforo Colombo e, per quanto riguarda il luogo natio, così ipotizza rimaneggiamenti di Luis Colón, figlio di Diego, alle Historie lasciate dallo zio Fernando, in cui si narrano vita ed imprese dell'avo: Don Luis, definito a ragione "un volgare e insaziato gaudente", ossessionato da innumerevoli creditori, da numerose amanti e da tre mogli, che gli valsero un processo per poligamia, fu condannato nel 1563 a dieci anni di esilio in Orano, dove morì nel 1572. Essendo un individuo di pochi scrupoli non stupisce affatto che, per semplice vanagloria, o per altri motivi, abbia in parte alterato alcune pagine delle "Historie" e in particolare quelle relative alla nascita, all'infanzia e alla prima giovinezza del suo illustre avo. Proseguendo nella trattazione, l'Autore si dilunga sulle circostanze che determinano lo spostamento di Domenico di Genova da questa città a Savona, sulle ripetute situazioni debitorie dello stesso Domenico, che forse lo portano anche alla carcerazione, e nelle quali si trova ad intervenire il figlio Cristoforo, ritenendo che, a motivo di tali precedenti, sia comprensibile che lo Scopritore volesse lasciare nell'oscurità le proprie origini, e conclude: No. Cristoforo Colombo giovinetto non ascol- Colombo Fernando, La Historia de D. Fernando Colón en la qual se da particular, y verdadera relación de la vida, y hechos de el Almirante D. Christoval Colón, su padre, y del descubrimiento de las Indias Ocddentales ... que tradujo de espanol en italiano Alonso de Ul-loa ..., in Historiadores primitivos de las Indias Ocddentales, que junto ... con eruditas notas, y copiosos indices ... D. Andres Gonzalez Barda..., Madrid 1749, to. I, p. 1-segg. |
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